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giovedì 16 novembre 2017

Ricordi?

Dicesti che leggerlo nei miei occhi
ti convinse a precedermi
nel dirlo a parole.
Eppure adesso non mi credi più,
ora non vuoi ed io non te lo dirò.
Sai ancora leggere nei miei occhi?

mercoledì 13 aprile 2016

La matita

C'era una volta una matita che se ne andava girando per il mondo. Viaggiava e viaggiava visitando le città e i paesi che trovava lungo la strada. Ovunque andava lasciava il suo segno su ogni superficie adatta ad essere la sua tela e faceva bellissimi disegni. Un bel giorno in un paese lontano lontano, la matita si ritrovò in una scuola elementare, Iniziò la sua opera su un muro bianco dell'edificio, ma un piccolo marmocchio con troppo senso civico le andò vicino con una gomma ed iniziò a cancellare quello che aveva disegnato. Più la matita scriveva più lui cancellava.
Allora la matita, offesa e molto arrabbiata, si scagliò verso il bambino e si conficcò in una delle sue manine paffute. Il bambino scappò frignando dalla maestra e la matita fu finalmente libera di proseguire la sua opera. Quando guardò il nuovo disegno appena completato sul muro ne rimase affascinata. Il sangue del bambino rimasto sulla sua punta aveva dato dei magnifici toni rossi al disegno. Solo allora la matita capì che si era sempre limitata a disegni grigi quando poteva disegnare a colori.. Così continuò a viaggiare per il mondo uccidendo i bambini antipatici per usare il loro sangue come inchiostro.

domenica 27 dicembre 2015

L'uccellino Flip

C'era una volta un uccellino, si chiamava Flip, era nato da poco ed abitava in un bel nido con i genitori ed i fratelli. Con il passare dei giorni, piano piano i fratelli e lui mettevano il becco fuori dal nido e si spingevano sul ciglio del ramo a guardare il padre e la madre spiccare il volo e disegnare improbabili traiettorie in cielo.
Piano piano tutti i fratelli di Flip impararono a volare, mancava solo lui. Così un giorno di disse: 'se sono riusciti loro riuscirò anche io!', si spinse sicuro sul ciglio del ramo e si lanciò. La sensazione dell'aria sotto di lui era fantastica, era proprio come se lo era aspettato. Aveva talmente aspettato quel momento che voleva assaporarlo fino in fondo. Fu così che, per godersi quella sensazione nuova ed eccitante, aprì le ali troppo tardi e il povero Flip si sfracellò al suolo.
I fratelli e i genitori videro la scena e si dissero: 'vedi che succede a voler assaporare troppo il brivido del volo?', e se ne andarono via.

sabato 26 dicembre 2015

L'orso Pan

C'era una volta Pan, un orso con un occhio nero che viveva nella tribù degli orsi polari.
Pan era un attaccabrighe bello e buono, picchiava gli altri orsi per qualsiasi stupido motivo. In realtà dentro di lui, quando li vedeva con gli occhi neri, lividi per i colpi ricevuti si sentiva un po' meno diverso dagli altri suoi compagni. Un giorno, a causa di un litigio furioso con i suoi genitori picchiò anche loro, ma siccome erano anziani morirono. Pan allora vendette tutti i loro averi, partì ed iniziò a girare da solo il mondo. Vide nuovi posti, nuovi paesaggi e tanti animali totalmente diversi da lui, che anche con un occhio nero non gli sarebbero assomigliati minimamente. Finché un bel giorno, molto lontano dal luogo in cui era iniziato il suo viaggio incontrò l'orsetta Dina.. della strada la regina. Lei, un bellissimo quanto raro esemplare di panda, di occhi neri ne aveva ben due anche quando non prendeva le botte. Pan decise di restare con lei, così diventò il suo protettore.


lunedì 23 novembre 2015

C'è una storia dietro ogni persona.

C'è una ragione per cui loro sono quel che sono. Loro non sono così solo perché lo vogliono. Qualcosa nel passato li ha resi tali, e alcune volte è impossibile cambiarli.

lunedì 28 settembre 2015

Il fazzoletto

C'era una volta, incartato in una confezione blu insieme ad altri nove suoi simili, un fazzoletto di carta. Lui sapeva bene che il suo compito era di pulire e asciugare ciò che gli avrebbero messo addosso. Ma non era molto contento del suo destino, si chiedeva con quale schifezza sarebbe venuto in contatto prima di essere gettato via senza alcun rimorso dal suo ingrato utilizzatore.
Poi arrivò il suo momento. La mano delicata di una ragazza lo tirò fuori dal pacchetto e se lo portò al viso per asciugarsi gli occhi e le guance. Il fazzoletto non capiva bene perché la ragazza stesse piangendo ma percepiva che le lacrime che stava versando erano per amore di qualcuno. E fu felice di asciugarle. Il suo compito non era stato stato così male infondo. Poi venne gettato insieme agli altri rifiuti.

venerdì 28 agosto 2015

Il libro

C'era una volta, nella libreria di una casa in un paese non così lontano, un vecchio libro impolverato.
Da anni ormai il povero libro era stato esiliato in uno degli scaffali più alti, dove si può arrivare solo con una scala e nessuno lo leggeva più. Il libro era triste, lui sapeva che aveva ancora molto da dare ma nessuno gli dava più importanza perché era solo un libro di favole ed il bambino di quella famiglia era ormai divenuto adulto. Il suo adorato bambino lo aveva abbandonato su quello scaffale per tantissimi anni mentre lui aspettava paziente di ricevere nuove attenzioni. Ma non successe, il bambino divenuto adulto andò via di casa e lo lasciò lì. In preda all'inutilità e alla polvere, nella sua triste solitudine. Quante belle giornate aveva trascorso il libro con lui raccontando storie fantastiche e mostrando incantevoli immagini ai suoi occhi curiosi e sognanti. Come poteva averlo dimenticato così? I giorni erano passati lenti e inesorabili, e il libro non ne poteva più della sua vita, doveva farla finita. Quel giorno si decise, prese un gran respiro e fece un salto lanciandosi giù dallo scaffale.
Proprio in quel momento suonò il campanello, i genitori aprirono la porta al loro figlio ormai adulto che li era andati a trovare. L'uomo passando vicino alla libreria vide il libro a terra e lo raccolse. Tra le sue mani pieno di polvere riconobbe il suo vecchio libro di favole e si ricordò delle avventure che gli piacevano tanto da bambino. Quando andò via dalla casa dei genitori portò via il libro con sè.
Il libro, finalmente senza tutta quella polvere addosso, si ritrovò in una nuova casa. Ad aspettarlo trovò un nuovo paio di occhi vivaci e curiosi, ed erano stranamente molto simili a quelli con cui aveva avuto a che fare tanti anni prima. Finalmente aveva un nuovo bambino a cui interessavano le sue storie.